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PUBBLICAZIONI

Personale/Impersonale

Con saggi di: Massimo Adinolfi, Gaetano Basileo, Rossella Bonito Oliva, Alessandra Campo, Giannino Di Tommaso, Francesco Miano, Lucia Maria Grazia Parente, Daniele Poccia, Rocco Ronchi, Emidio Spinelli

Il volume si propone di contribuire alla determinazione teorica e alla definizione delle differenti figure attraverso le quali il rapporto personale/impersonale è stato concepito, ripensato o profondamente sovvertito in alcuni momenti fondamentali del pensiero filosofico moderno e contemporaneo. Le grandi sintesi speculative, i percorsi critico trascendentali e le specifiche messe a punto etiche ed epistemologiche che hanno caratterizzato questo tragitto possono rivelarsi infatti quali fasi di un discorso trans generazionale che ha traghettato la condizione antropologica verso una consapevolezza sempre più acuta della propria finitudine, giudicata ora come un principio irrinunciabile, ora come una situazione da oltrepassare, teoricamente e/o praticamente. A partire dalla declinazione del problema offerta nella filosofia classica tedesca e tenendo conto della centralità logico-ontologica della categoria di differenza, si tratta insomma di comprendere se e come l'individuale e il personale - vale a dire, ciò che è stata anche battezzata come «l'eccezione umana» - siano ancora oggi termini di riferimento chiave nella riflessione morale, teoretica e politica.

Appercezione e noesi

Di una indifferente “determinazione”. Calogero lettore di Aristotele, Massimo Donà

E se la Logica aristotelica, lungi dal costituirsi come un plesso di norme statiche e rigide, sul modello dell’idealità platonica, custodisse una insopprimibile “tensione” interna? Ne è convinto Calogero che, non a caso, rinviene in essa un fondamento destinato a destituire la pretesa originarietà della contrapposizione tra vero e falso. E a consentirci di prendere coscienza del fatto che, a manifestarsi, in ogni singolo essente, è davvero sempre il medesimo.

La scena dell’il y a, Carmelo Meazza

Questo saggio si avventura nella distinzione instabile tra un io e un “penso”, tra un soggetto dell'io e un soggetto del “penso”. Propone di non confondere il regime dell'impensabile: l'impensabile dell'io non è l'impensabile dell'atto del pensare se stesso. Il saggio propone la scena dell'il y a come metafora di una datità pensata all'estremo: un soggetto che si fa testimone come un io e un oggetto che traspare come dato a chiunque. La scena dell'il y a suggerisce un altro svolgimento rispetto alla tradizionale guerra di posizione tra realismo e idealismo.

Idea

A cura di Marco Moschini

Con saggi di: Massimo Adinolfi, Kurt Appel, Carla Canullo, Alberto De Vita, Massimo Donà, Daniel Kuran, Thomas Leinkauf, Carmelo Meazza, Marco Moschini, Michele Ricciotti, Francesco Valagussa, Pavao Žitko.

Nell’indagine prospettica della proposta di Nova Theoretica si è imposta la necessità di indagare il tema dell’idea per rintracciare in questo concetto e in questo termine alcuni dispositivi teoretici capaci di restituire orizzonti e riflessioni sull’essenza stessa della filosofia. Il tema, trattato da diverse prospettive storiografiche e speculative, offre alcune linee ermeneutiche del problema “Idea” per ritrovare, nella forza di tale concetto, una radice feconda del filosofare oggi.

Nova theoretica

Con i contributi di Massimo Adinolfi, Massimo Donà, Federico Leoni, Carmelo Meazza, Marco Moschini, Gaetano Rametta, Rocco Ronch

Nova theoretica. Manifesto per una nuova filosofia
Nova Theoretica è il risultato di una ricerca autonoma e libera condotta da sette filosofi italiani. Un lavoro portato avanti da alcuni anni con il proposito di tracciare i lineamenti di un nuovo approccio filosofico che segni una discontinuità con il recente passato e disegni un possibile inizio. La filosofia delle nostre università è stanca, troppo spesso ripiegata su se stessa, quasi rassegnata alla sua marginalità. Per questo si è pensato di cominciare con la proposta di un lemmario chiedendo ai sette interpreti di questo percorso teoretico di impegnarsi in prima persona, come autori, su di una parola che fosse ai loro occhi feconda di futuro speculativo.
Non una enciclopedia, dunque, e nemmeno un’opera di divulgazione, ma un manifesto filosofico scandito da parole chiave che possano anche funzionare come parole d’ordine. Una proposta di rinnovamento dei modi del pensare che si rivolge a tutti coloro che ritengono che la filosofia resti l’ambito privilegiato nel quale devono essere posti i grandi problemi del nostro tempo, quale che sia la loro origine e il loro dominio disciplinare.

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